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Buon anno nuovo!

  • Immagine del redattore: Irene Muraca
    Irene Muraca
  • 2 gen 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Carissimi lettori,

ci siamo lasciati alle spalle, ormai da due giorni, un altro anno.

Ogni 31 dicembre mi sento nostalgica, malinconica, anche un po' triste, lo ammetto. Ogni volta il passaggio da dicembre a gennaio mi sembra come un salto nel vuoto, come l'inizio di un'inevitabile e temibile metamorfosi, quando in realtà se ci fermiamo a pensare è soltanto il normale susseguirsi dei giorni, l'alternarsi eterno del giorno e della notte, dei mesi, delle stagioni, al quale però attribuiamo un significato quasi apocalittico. Ogni volta mi fermo a ripensare al passato e quando arriva il conto alla rovescia mi trema un po' il cuore e quasi interverrei per fermarlo, per protestare, per strappare altri cinque minuti all'anno che sta per finire. Questa volta non è stato così. Mi sono alzata la mattina, ho fatto colazione e poi ho riguardato tutte le foto del 2019, foto bellissime che mi hanno ricordato tutti i diciottesimi, gli spettacoli, i viaggi in Normandia e a Varigotti, le gite fuori porta a Bologna, Siena, Firenze, le maratone di serie tv che mi hanno fatta emozionare con mia sorella, i libri che ho letto, i pomeriggi passati a studiare ed il trimestre più difficile della mia vita. Mi hanno ricordato tutti i dolci cucinati d'estate, i pranzi con i nonni, le sere in centro con le amiche. Ho rivissuto le lezioni di danza, le risate infinite, ed uno dei saggi di danza più avventurosi di sempre: immaginatevi di avere la febbre, un costume di scena scomparso misteriosamente (ancora non ritrovato), e una lente a contatto rotta poco prima dell'inizio dello spettacolo. Tutto questo è successo davvero, ma alla fine è andato tutto bene e non mi dimenticherò mai la gioia di ballare nonostante tutte le difficoltà, di dire "eccomi, sono qui su palco, sono pronta". Mi sono sentita forte, fiera di me, pronta a sconfiggere qualsiasi cosa aiutata dalle persone che mi vogliono bene. Ecco il sentimento che voglio sempre portare con me e che vorrei caratterizzasse il nuovo anno appena cominciato, il coraggio di continuare, di seguire i propri sogni ed i propri obiettivi con passione.

No, questa volta non mi sono sentita triste il 31 dicembre. Pensavo sarebbe stata una giornata orribile perchè non mi ero organizzata con i miei amici e sarei rimasta a casa, avevo già cominciato ad arrabbiarmi con tutti e a sentirmi profondamente sola, lasciata da parte, non importante. La mattina dell'ultimo giorno dell'anno, però, questi sentimenti sono svaniti ed ho aperto gli occhi: avrei passato quella giornata con persone che amo con tutto il cuore e che mi amano nel modo più forte e assoluto. Non avrei potuto essere più fortunata. Ho cominciato a capire che l'unica persona che mi stava lasciando da sola ero proprio io, misurando il mio valore in base agli altri, aspettando sempre di essere scelta invece che scegliere io per prima. Ecco un nuovo obiettivo da porsi in questo nuovo anno, scegliere, scegliere sempre e seguire il proprio istinto, il proprio cuore, perchè lui conosce sempre la strada giusta. Rispettare i propri pensieri, anche quando ci fanno confondere. Scegliere di amarsi profondamente, e da questo cominciare un nuovo anno: chi vorrà stare al nostro fianco, ci sarà. Senza forzature, senza obblighi. Chi invece sarà distante e lontano, è bene che rimanga tale, sì, che appartenga ormai al passato, perchè meritiamo chi è disposto a restare.

Buon anno nuovo, carissimi lettori.

2020, sono pronta!

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